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candidatura come singolo fotografo online
Compilare la scheda di partecipazione seguendo le istruzioni. La candidatura dovrà pervenire all’indirizzo mail per chi partecipa online (dopo aver effettuato il pagamento della quota partecipativa): info@archiviomobileitaliano.it attraverso l’invio in un unico file *.zip di peso massimo di 20 MB, nominato con “Cognome_Nome” del Candidato, con all’interno l’elenco dei materiali qui di seguito richiesti.
Possono partecipare progetti collettivi, intesi come lavori unici svolti da più autori. In questo caso la valutazione seguirà le stesse regole precedenti, perchè reputato come lavoro singolo. Alla lettura portfolio potrà partecipare il gruppo, ma la discussione avverrà esclusivamente con un singolo referente scelto dal collettivo, mentre gli altri saranno semplici uditori.
Anche qui si può presentare un’idea da sviluppare in seguito o un progetto ancora in corso, per il proseguo valgono le stesse indicazioni di cui sopra.candidatura come singolo fotografo in una sede selezionata dagli appuntamenti
Compilare la scheda di partecipazione seguendo le istruzioni. Per partecipare basterà portare il progetto su chiavetta USB, cartaceo, presso la sede selezionata nella scheda di partecipazione. Il progetto non potrà superare le 30 immagini e dovrà essere correlato di presentazione. Per chi ha solo una bozza o semplicemente unl'idea da sviluppare, portare tutto il materiale necessario per il confronto.
candidatura come sede dove organizzare l'evento
Compilare la scheda di partecipazione seguendo le istruzioni, altrimenti contattare info@archiviomobileitaliano.it per proporre la sede (Festival, scuole associazioni o Club). La sede dovrà prevedere una sala aperta al pubblico per la presentazione del venerdì sera, una sala per la lettura portfolio comunitaria del sabato e seminario della domenica. Se non ci fosse la possibilità di avere una sede per la presentazione del venerdì sera, troveremo una soluzione alternativa. Per partecipare come sede è necessario un minimo di almeno 10 iscritti.(fino a 15)
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Curriculum vitae
Copia del documento d’identità in corso di validità.ALLEGARE QUESTI DOCUMENTi per partecipare online
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concept progetto
Un concept progettuale in formato pdf o word, di max 500 parole, che descriva il lavoro svolto e l’area tematica di appartenenza ( territorio, antropologia, tema sociale, psicologica umana, spirituale )
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Un editing di immagini relative ad un singolo progetto (minino 15 - massimo 30 immagini),, in formato jpeg, di lato lungo minimo 1500 pixel. Le fotografie non dovranno contenere watermark. Il materiale inviato non sarà restituito. La presentazione di file non leggibili determinerà l’esclusione dalla partecipazione.
come presentare il progetto
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responsabilita'
AMI non si assume responsabilità per materiali e/o documenti e/o dati-file spediti e non pervenuti né per qualsiasi problema o circostanza che possa inibire lo svolgimento o la partecipazione al concorso, compresi eventuali problemi tecnici e/o tecnologici.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione integrale del presente Bando, il mancato rispetto delle condizioni sopra descritte comporta l’annullamento della collaborazione. -
Le fotografie selezionate nell’ambito del Bando, per AMI, dovranno essere libere da ogni diritto e potranno essere utilizzate da AMI che ne disporrà nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie attività istituzionali, utilizzandole sempre senza finalità di lucro. I fotografi manterranno la proprietà intellettuale delle opere realizzate.
proprieta' delle immagini e diritti
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costi di partecipazione online
Il costo di partecipazione al progetto tramite selezione online, è di 80 euro e comprende la lettura portfolio del lavoro (dai 40 minuti ad un'ora). Nel caso di selezione per l'Archivio verranno versati ulteriori 30 euro, per le spese di produzione del catalogo. Una copia di esso verrà inviata all'autore e il portfolio entrerà a far parte di diritto nella collezione del museo. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata selezione.
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costi di partecipazione nelle sedi
Il costo di partecipazione al progetto in presenza nei Festival, nelle scuole e associazioni o Club(con un minimo di 10 iscritti per sede), presso la sede selezionata, è stabilito in Euro 210 e comprende:
*il sabato, per l'intera giornata verrà svolta una lettura portfolio condivisa. I progetti verranno mostrati in aula, discussi dai docenti con la classe, creando dibattito e confronto volto a migliorare, approfondire o trovare linee guida per la definizione e chiusura del propri progetti.
*la domenica si terrà un workshop formativo, sul tema della documentazione territoriale, volto alle modalità e alle finalità del lavoro di indagine.
Nel caso di selezione per l'archivio, la stampa del catalogo che verrà inviata all'autore, sarà a carico di A.M.I. Se l'autore non viene selezionato non potrà chiedere nessun rimborso ad A.M.I.
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A.M.I. Archivio Mobile Italiano
Qual è lo stato attuale della ricerca fotografica nel mondo non professionistico ?
Puó la fotografia amatoriale svolgere anche oggi un ruolo chiave nelle contaminazioni linguistiche?
Nella storia della Fotografia l’amatorialità era considerata terreno di sperimentazioni, permettendo lo sviluppo delle avanguardie. Oggi invece, dopo la diffusione di massa del mezzo fotografico, l'etichetta di "fotografia amatoriale" è usata per descrivere uno spazio scarsamente coerente o consapevole. Spesso si considerano le immagini provenienti da questa sfera destinate a scolorire presto, a non trovare un posto stabile nell’impianto storico legato al mezzo. L¹idea del fotoamatore è dunque dipinta come antitetica a quella di autore fotografo.
Ma qual è invece il reale confine tra i due mondi?
AMI vuole cerca fotografi amatoriali da accompagnare, tramite un workshop, ad utilizzare con coerenza e consapevolezza il linguaggio fotografico, finalizzandolo a un’indagine specifica sul territorio che possa essere spunto di riflessione per l’intera collettività, distinguendolo così dalla corrente di semplici esecutori autoreferenziali, appassionati del mezzo.
È fondamentale far conoscere alle giovani generazioni come avvicinarsi allo strumento fotografico, per entrare in contatto con la propria cultura ed il contesto sociale in cui vivono. E allo stesso tempo è fondamentale far dialogare nuovamente questi due mondi, per permettere contaminazioni tra professionisti e amatori.
Simone Cerio e Sara Munari attraverseranno tutto il territorio italiano raccogliendo, tramite appuntamenti prestabiliti in città e paesi, attraverso il coinvolgimento di festival, associazioni fotografiche e circoli, i lavori dei fotografi che vorranno contribuire, raccontando fotograficamente la propria parte di terra. Verranno stabiliti annualmente itinerari che andranno a coprire tutte le regioni italiane. I cambiamenti socio-culturali, il paesaggio, la ricerca intimistica o antropologica saranno le aree tematiche guida, che porteranno valore di osservazione e studio dell’Italia contemporanea. Il fine che ci siamo posti è quello di dedicare uno spazio museale e d’archivio originale e itinerante, che potrebbe diventare un ponte tra la fotografia e fruitori di diversa tipologia.
I docenti aiuteranno chi presenterà i progetti, ad affinare lo sguardo e la funzionalità dei propri lavori attraverso colloqui personali (letture portfolio) e workshop nelle diverse sedi stabilite sul percorso dell’A.M.I.
Le fotografie del progetto, raccolte durante il viaggio e riprese dai fotografi selezionati, saranno pubblicate singolarmente, in un catalogo, all’interno del quale, insieme alle fotografie, saranno presentate anche le fasi di sviluppo progettuale: il tutto andrà a costituire di diritto un archivio mobile.
Alla fine di ogni anno verrà costituita una tavola rotonda sul tema, composta da esperti del settore: fotografi, critici, direttori di museo e storici della fotografia realizzeranno un report scritto dei lavori selezionati, contribuendo così ad un’ampia ed approfondita riflessione sull’indagine proposta.
Il materiale raccolto verrà mostrato al pubblico durante festival e manifestazioni di fotografia organizzate su tutto il territorio, insieme ad una mostra collettiva finale. Lo stesso troverà definitiva collocazione nel Museo di Fotografia Contemporanea (Mufoco) che lo manterrà aperto al pubblico e disponibile per visite di studenti, fotografi e chiunque voglia approfondire le sfaccettature della fotografia non professionistica in rapporto alla documentazione del territorio italiano.
